Quadro Normativo di base per la frequenza dei 433MHz

In Italia lo spettro è regolato dal Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (PNRF) del MIMIT (ex MISE).

Per la banda intorno ai 433 MHz ci sono due mondi diversi:

  1. Servizio di radioamatore

    • Banda: circa 430–440 MHz
    • Uso possibile solo con patente di radioamatore + autorizzazione generale + nominativo

    • Potenze anche elevate, infrastrutture di rete, ma solo per scopi radioamatoriali, non commerciali, niente traffico di terzi, ecc.

  1. Apparati a corto raggio (SRD / LPD / ISM) – uso “collettivo” e di libero uso

    • Fetta principale: 433,05–434,79 MHz

    • Prevista dalla nota 100A del PNRF:

      “Frequenze della banda 433,05-434,79 MHz possono essere impiegate ad uso collettivo da apparati a corto raggio […] aventi le caratteristiche tecniche della raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 (Annesso 1)”

    • È la stessa banda usata dagli storici LPD433 (69 canali da 433,075 a 434,775 MHz). L’uso è libero, purché la potenza radiata sia al massimo 10 mW (10 dBm) e si rispettino le altre condizioni.

Questa porzione è quella che, in pratica, si può usare senza licenza radioamatoriale.

Esiste una banda “libera” per LoRa a 433 MHz?

Sì, ma con limiti precisi

La normativa non parla di “LoRa” (che è solo una modulazione), ma di “apparati a corto raggio” conformi alla raccomandazione CEPT ERC/REC 70-03 sugli SRD.

In concreto, per 433,05–434,79 MHz in Italia (banda LPD/SRD):

  • Potenza massima: tipicamente 10 mW e.r.p. (10 dBm) per i dispositivi non specifici a corto raggio.

  • Duty-cycle: per molte applicazioni ≤ 10 % (cioè il tempo di trasmissione medio non può superare il 10 % del tempo).

  • Nessun diritto a protezione da interferenze: è uso collettivo, best effort.

  • Il dispositivo deve essere conforme alle norme ETSI (es. EN 300 220 per SRD in banda 25–1 000 MHz, EN 301 489 per la compatibilità elettromagnetica) e marcato CE.

Se i tuoi moduli LoRa 433 MHz vengono configurati in modo da rispettare questi vincoli (potenza, duty-cycle, banda occupata, normative ETSI), puoi usarli senza licenza radioamatoriale.

Diventi “radioamatore” (e quindi servono patente + autorizzazione + nominativo) quando:

  • usi potenze superiori ai 10 mW previste per gli SRD in quella banda;

  • usi frequenze fuori dalla finestra 433,05–434,79 MHz rientrando nella banda radioamatoriale 430–440 in modalità non SRD;

  • realizzi infrastrutture di rete radioamatoriali (ripetitori, nodi di rete, ecc.) sulla banda dei radioamatori;

  • fai traffico che non rispetta i limiti del servizio di radioamatore (sperimentazione tecnica, niente fini di lucro, niente contenuti “commerciali”, ecc.).

Alcune reti LoRa in 433 MHz citate in contesti radioamatoriali sono infatti gestite come rete di radioamatori, quindi con obbligo di licenza.

Molti moduli LoRa 433 commerciali:

  • arrivano tranquillamente a +17 dBm (50 mW) o più;

  • possono trasmettere con duty-cycle molto elevato, di fatto quasi continuo, se li configuri male.

Per rimanere in uso libero SRD devi:

  1. Limitare la potenza di uscita del modulo a 10 dBm max, tenendo conto anche del guadagno dell’antenna (e.r.p.).

  2. Garantire che il duty-cycle effettivo per canale stia entro i limiti (es. ≤ 10 % o meno, a seconda della sotto-banda e della versione aggiornata di ERC/REC 70-03).

  3. Usare solo canali compresi nel range 433,05–434,79 MHz.

  4. Assicurarti che l’apparato (o il progetto finito) sia omologato / conforme ETSI + CE se intendi commercializzarlo.

In Europa, per LoRaWAN e simili si usa quasi sempre la banda 868 MHz (863–870 MHz), che è una banda ISM / SRD specificamente armonizzata per dispositivi a corto raggio, con:

  • più canali disponibili,

  • potenze un po’ più generose (ad es. 25 mW e oltre a seconda della sotto-banda e dei limiti ETSI),

  • normative pensate proprio per reti tipo LoRaWAN.

Per questo molti progetti “non radioamatoriali” in Italia, se possibile, preferiscono 868 MHz piuttosto che 433.

Cosa dice la normativa italiana sull’utilizzo della frequenza 433 MHz impiegata nella tecnologia LoRa?

  • A 433 MHz lo spettro è diviso tra servizio di radioamatore 430–440 MHz (con licenza) e porzione SRD/LPD 433,05–434,79 MHz (uso collettivo, corto raggio, 10 mW, duty-cycle limitato, ERC/REC 70-03, norme ETSI).

  • LoRa, essendo solo una modulazione, può funzionare nella porzione SRD se rispetta le regole degli SRD.

Esiste una fetta di banda libera per l’utilizzo delle comunicazioni LoRa senza licenza amatoriale?

  • : la porzione 433,05–434,79 MHz è di uso collettivo / libero per apparati a corto raggio, quindi può essere usata anche con modulazione LoRa senza licenza radioamatoriale, a patto di:

    • non superare i 10 mW e.r.p. (e gli altri limiti tecnici);

    • rispettare il duty-cycle previsto;

    • usare apparati conformi alle norme ETSI e marcati CE.

Related Posts

433MHz LoRa – Il quadro normativo di base